Vitamina D3: un’alleata per la crescita e lo sviluppo dei bambini
Le giornate soleggiate sono molto meno frequenti in inverno che in estate. Nebbia, pioggia e vento scandiscono la stagione invernale e il caldo sole estivo diventa solo un lontano ricordo.
Questo incide sul nostro umore e sulla qualità del sonno, ma non solo. Il nostro organismo ha bisogno della luce solare per produrre una vitamina essenziale per il nostro benessere: la vitamina D. Proprio grazie al sole, il nostro corpo può effettuare la sintesi di questa vitamina essenziale.
La relazione tra vitamina D e sole è stata scoperta grazie a numerose ricerche effettuate. In particolare, agli inizi del Novecento si scoprì che l’esposizione alla luce ultravioletta solare aveva effetti benefici nei bambini. Questa ricerca portò Adolf Windaus, premio Nobel per la Chimica, ad isolare la vitamina D, in particolare la vitamina D3, la sua forma più efficace.
Dove si trova la vitamina D? Gli alimenti con vitamina D sono davvero pochissimi e ne contengono una quantità insufficiente per il nostro organismo. Per questa ragione, la pelle esposta ai raggi solari diventa la sua fonte più importante.
A cosa serve la vitamina D?
Svolge un ruolo essenziale nel corretto funzionamento del sistema immunitario. Contribuisce al normale funzionamento del sistema immunitario, in modo che gli agenti esterni non possano danneggiare il nostro organismo.
La vitamina D è fondamentale anche per il corretto assorbimento di calcio e fosforo, minerali fondamentali per la salute delle ossa.
Carenza vitamina D in neonati e adolescenti
Normalmente, l’esposizione alla luce solare è sufficiente per soddisfare il bisogno di vitamina D dell’organismo. Tuttavia, ci sono dei casi in cui il fabbisogno di vitamina D non viene soddisfatto. La carenza di vitamina D interessa in particolare i bambini, soprattutto se lattanti e adolescenti. Per questi bambini i medici consigliano di assumere un integratore di vitamina D, in quanto sia il latte materno che il latte artificiale non riescono a soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina D. La carenza di questa vitamina nei bambini può provocare, in casi rari, rachitismo. Per la stessa ragione, l’integrazione di vitamina D è raccomandata anche per le donne in gravidanza o che allattano.
La carenza può riguardare anche i bambini non più neonati, se le abitudini sociali e le condizioni climatiche impediscono un’adeguata esposizione al sole. Generalmente l’inclinazione dei raggi ultravioletti in inverno è insufficiente a favorire la produzione di vitamina D. Per questa ragione, si dovrebbero incoraggiare i bambini a giocare e a fare attività fisica all’aperto, in particolare durante la stagione estiva.
Non solo i bambini, ma anche gli adolescenti sono esposti ai rischi per la salute derivanti da un quantitativo insufficiente della D3. Le cause andrebbero ricercate nelle abitudini di vita scorrette, come la scarsa esposizione al sole, visto che i teenager passano molte ore in casa davanti al pc o a guardare la tv.
La carenza di vitamina D3 può causare uno sviluppo scorretto della massa ossea e di quella muscolare. Anche il mantenimento del sistema immunitario può essere a rischio. I tipici sintomi da carenza di vitamina D sono: dolore alle ossa, alle articolazioni e debolezza muscolare.
In questi casi può essere utile assumere un integratore di vitamina D che riduca la carenza. È consigliato agli adolescenti, oltre che ad anziani, donne in gravidanza, allattamento o menopausa.
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