Fai il pieno di energia con Noni ed Eleuterococco
I cambi di stagione sono periodi impegnativi per il nostro organismo che ha bisogno della giusta energia per affrontarli. Avere sempre sonno, avvertire stanchezza e debolezza fisica sono dei segnali evidenti che il nostro corpo ha bisogno della giusta ricarica per funzionare al meglio.
Per sostenere il nostro organismo e assisterlo nei cambiamenti repentini di temperature possiamo: aumentare le difese immunitarie, sostenere il funzionamento del sistema nervoso e del metabolismo energetico.
Come avere più energia? In questi casi, si può fare affidamento su alcune piante che si dimostrano particolarmente efficaci nel recuperare le energie perdute nei momenti di maggiore stanchezza fisica e mentale.
Il succo del Noni dalla Polinesia
Il Noni una pianta esotica di origine polinesiana il cui nome scientifico è Morinda citrifolia. Nell’antichità veniva utilizzata come ricostituente dalle popolazioni asiatiche, che ne traevano benefici contro la stanchezza fisica e la stanchezza mentale.
La peculiarità di questa pianta è la presenza di un principio attivo chiamato xeronina. La xeronina è un enzima presente nelle cellule sane di piante, animali, esseri umani e microrganismi. È un importante componente della membrana cellulare che agisce esercitando un’azione rigeneratrice e riparatrice delle cellule danneggiate, consentendo così alle proteine di funzionare correttamente.
Solitamente questo enzima viene assunto attraverso gli alimenti, ma spesso la quantità non è sufficiente perché molte sostanze nutritive si perdono a causa dei fertilizzanti chimici utilizzati.
Il succo di Noni aiuta a contrastare la stanchezza e di conseguenza anche eventuale sonnolenza in quanto favorisce l’assimilazione di vitamine, sali minerali e aminoacidi. Favorisce inoltre l’attività antiossidante e svolge un’attività tonica mentale.
Tante proprietà del Noni sono da attribuire ai costituenti molto importanti per il nostro organismo: vitamina e C, minerali, enzimi, oligoelementi, steroli.
Il ginseng siberiano o Eleuterococco
Per aiutare l’organismo a superare i momenti di maggiore stanchezza, si può contare anche sull’Eleuterococco. L’Eleutherococcus senticosus è una pianta originaria dei paesi asiatici, in particolare Mongolia e Siberia, da qui il nome ginseng siberiano. Si tratta di un arbusto che cresce spontaneamente e le sue radici sono ricche di principi attivi.
A cosa serve l’Eleuterococco? È conosciuto in particolare per gli eleuterosidi, i principi attivi di cui è ricco. Il Ginseng siberiano svolge un’attività adattogena: migliora la risposta del nostro organismo in relazione alla fatica svolta, contrastando il senso di stanchezza e la mancanza di energia.
È noto proprio per le sue proprietà rinvigorenti che aiutano a contrastare la grande stanchezza fisica tipica dei cambi di stagione e il senso di debolezza che accompagna le giornate primaverili.
Può essere utile per sostenere la memoria e le funzioni cognitive e permette di migliorare il proprio rendimento psicofisico e la resistenza, soprattutto nei periodi di particolare stress.
Inoltre, l’Eleuterocco, ricco in polisaccaridi, favorisce le naturali difese dell’organismo, contribuendo a contrastare gli attacchi esterni e ad aumentare la resistenza ai cambiamenti climatici tipici della primavera e dell’autunno.
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